lunedì 22 dicembre 2008
Si può fare anche di meglio (o di peggio)
A volte mi chiedo perchè ho scelto di vivere, almeno temporaneamente, in un'altro paese, lontana da Firenze, visto che poi ci torno così volentieri appena posso. Mi dico che è per cambiare aria, per vedere come si vive dalle altre parti. O che lo faccio per gli studi e la carriera, perchè il mercato del lavoro in Italia non offre molte prospettive a chi esce un pò fuori dai soliti binari. Oppure perchè sono inquieta e tendo ad annoiarmi facilmente se non arrivano nuovi stimoli. Ma nessuna di queste spiegazioni mi lascia davvero soddisfatta.
Stanotte ho capito qual'è la vera ragione. Quando sono a Firenze combino disastri. Me ne capitano di tutti i colori e quasi sempre per colpa mia. Ho viaggiato da sola in paesi che il MAE tende a sconsigliare per il turismo senza che mi abbiano fregato due spiccioli. A Firenze mi hanno rubato portafoglio e cellulare talmente tante volte che non me le ricordo più nemmeno tutte, ho perso i documenti del motorino e le chiavi del lucchetto, cadute le chiavi della macchina in un tombino, lasciato le chiavi in casa tirandomi la porta dietro. Ho rigato accidentalmente la mia macchina e macchine altrui così spesso da annullare tutti i punti paradiso guadagnati col volontariato.
Sono anche scesa dalla macchina di una coppia appena conosciuta ad una cena che gentilmente mi ha riportato a casa, tirandomi dietro con la mia la borsa della ragazza. Contenente il suo cellulare e le sue chiavi di casa. Si può correre quanto si vuole dietro ad una macchina che deve tornare a Fucecchio, chi guida non vi noterà mai nello specchietto retrovisore sventolare le braccia disperata. Se il ragazzo non risponde al cellulare, non rimane molto da fare se non tornare a casa depressissima sperando che a uno dei due venga in mente di chiamare il cellulare di lei appena si accorgono della scomparsa.

Ci tengo a precisare che sono rientrata a Firenze da 24 ore. Ma non evitatemi queste vacanze di Natale, prometto che non lo faccio più.
 
posted by Chiara at 01:24 | Permalink |


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