giovedì 24 aprile 2008
Di scelte e di incomunicazione
A volte ho l'impressione di aver sbagliato tutto. In termini di scelte, intendo.
A parte che due giorni fa mi arriva una mail dal mio supervisor (ormai credo di averlo raccontato a quasi tutti, ma la cosa e' talmente surreale che la devo anche mettere per iscritto, non vorrei dimenticarmene) che riporta testualmente:
" C,
??
M"
Li' per li' quasi casco dalla sedia, ma dopo una breve riflessione decido di mandarlo silenziosamente a quel paese. Credo che volesse sapere che fine avevo fatto e perche' non gli stavo inviando niente di scritto (binding deadlines in preoccupante avvicinamento, ma continuo a rifiutarmi di prenderle in considerazione). Ma visto che c'era poteva scrivermi "ah mariotti, 'ndo cazzo stai?", almeno evitavo di preoccuparmi fin da subito. Sbagliero', ma non riesco a diventare ansiosa per una mail del genere, preferisco classificarla come ennesima riprova dell'incapacita' di comunicazione dell'uomo maschio medio. Comunque qualche domanda sull'opportunita' di relazionarmi a un tipo cosi' me la sono fatta.

Oltre a questo, oggi ho passato un amabile pomeriggio con la testa all'insu' guardando quasi commossa una coppia di gazze che facevano il nido (tra l'altro sono quasi le 19.30 e sono sempre al lavoro). La "stanza dottorandi" della SOAS ha infatti un'intera parete a vetro e spesso mi siedo strategicamente accanto ad uno dei finestroni, da cui si ha una bella visuale su un grosso albero e su una statua di Buddha. Oggi c'e' stato un gran via vai intorno alla pianta e ho interrotto i primi segnali di ispirazione dopo giorni per ridere di una gazza che cercava una scorciatoia per trasportare con meno fatica possibile sul ramo piu' alto un rametto. Ad un certo punto e' arrivato pure uno scoiattolo, che sfacciatamente ha ripulito tutte le carte di dolci lasciate dagli operai. Il climax si e' avuto con l'arrivo di un grasso piccione che si e' messo a becchettare tranquillo sul prato mentre mamma e babbo gazza si facevano il culo andando in su e in giu' dall'albero. Mi sono chiesta se la moglie del piccione (era sicuramente un maschio) si stesse facendo il nido da sola o si stesse facendo un'altro piccione (mamma che verve stasera). Cosi' non ho risolto il problema se, dovendo rinascere in qualche gradino piu' basso della scala evolutiva, preferirei essere gazza o piccione. E non mi sono neppure saputa spiegare perche' una che passa un pomeriggio a osservare scoiattoli e gazze ha deciso di studiare economia.
 
posted by Chiara at 20:04 | Permalink | 3 comments
martedì 22 aprile 2008
Piano B version 2.2
(un post scritto a Settembre e chissa' perche' non pubblicato allora)

Da tempo prendo in considerazione la possibilità che il Piano A non si realizzi. Per questo da tempo esiste un piano B, che viene progressivamente rivisto, modificato e corretto. Ne esistono molteplici varianti, che si adattano al mio stato d'animo, al luogo in cui mi trovo, alla situazione congiunturale. Nella maggior parte dei casi queste varianti si pongono in antitesi con il Piano A e consistono in un mix di attività nel settore terziario in luoghi esotici o a stretto contatto con la natura e totale noncuranza di cosa accade nel mondo.
La versione attuale del Piano B è un remake di quella elaborata nel 2000 ed è tanto banale quanto difficile da realizzare: diventare la custode di uno dei parchi di Londra, in particolare Hyde Park o meglio ancora St. James Park e vivere in una delle villette alla Beatrix Potter (con giradino pieno di fiori, laghetto con cigni e ninfee e ponticino, facciata di pietra coperta di edera) situate nei suddetti parchi. Non ho la minima idea di come si possa entrare in possesso di tali abitazioni, anzi ho l'impressione che scatti un allarme con sirene, campanacci da mucca trentina e strilla di maiali non appena si tenti di varcare le staccionate che le circondano. Ma sono appena arrivata e non dispero di poter concretizzare e in fondo questa variante del piano B non è poi tanto più assurda di tutte le altre.
 
posted by Chiara at 17:34 | Permalink | 0 comments
martedì 15 aprile 2008
... ... ... (non è che mi manca il titolo, mi mancano proprio le parole)
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tornata a casa a mezzanotte, uno dei miei contatti MSN mi chiede: "is this a good moment to talk for you?". E' una conversazione di lavoro, verrò pagata per l'ora che sto per passare in chat. Ho una discreta quantità di alcol in circolo nel sangue e uno stordimento che non mi impedisce di sentire lo viscere agitarsi. ma dico "it's ok". mi devo trattenere per non dire "look, it's a very bad moment, i'm very pissed of with my country and the very last thing i wanna do now is to tell someone which are the accomodation facilities available in SOAS". d'altra parte la vita va avanti ed evidentemente la maggioranza dei miei concittadini è contenta così. in democrazia vince la maggioranza. evidentemente io faccio parte della minoranza. così conduco avanti la mia vita, rispondo alle domande sulla SOAS e, con grande rispetto e ammirazione per chi rimane, tolgo il disturbo.
P.S.: mi rendo conto dell'incoerenza e irragionevolezza di quanto sopra, ma al momento sono incapace di qualsiasi pensiero lineare
 
posted by Chiara at 02:00 | Permalink | 1 comments
venerdì 11 aprile 2008
Non comprensioni
Non che importi molto, ma davvero non capisco. Non importa molto perchè ormai penso di essere, almeno per questo, al di là del bene e del male. Posso scuotere le spalle un pò (ma solo un pò) incredula and maybe disappointed. Ma è tutto. Non me la prendo. Cerco di non giudicare. Solo, non mi piace non capire. E non mi piacciono i comportamenti incoerenti.
Detto questo, ho altro a cui pensare. Stasera penso che questo paese è sventurato perchè, più di molti altri, ha bisogno di eroi. Senza si ammoscia. But if you ask me, io mi fido degli eroi solo se impugnano una spada in un libro phantasy o sono bambine di sei anni che vivono in Argentina e hanno molti capelli.
 
posted by Chiara at 20:57 | Permalink | 0 comments