mercoledì 9 dicembre 2009
Tamarind in the bed
Quando eravamo piccoli il babbo ci raccontava degli scherzi che si facevano sotto il militare (ai suoi tempi). Io ascoltavo perplessa. Quando andavo in vacanza in colonia di scherzi terribili non se ne facevano. Al massimo una lucertola nello zainetto. Ah, una volta ho nascosto il libro dei compiti delle vacanze di una mia amica, ma probabilmente le feci solo un favore. Immagino che la mia generazione fosse semplicemente poco crudele.
Quindi mi son trovata senza saper bene come reagire quando sabato notte son tornata a casa e ho scoperto che Tina mi aveva nascosto una cosa che assomigliava a della cacca nel letto. Senza contare che di solito e' una coinquilina adorabile.
Tra l'altro lo scherzo non le e' nemmeno riuscito, perche' si e' fatta prendere dai senzi di colpa, e mentre mi preparavo per andare a letto,mi ha avvertito della presenza dell'oggetto estraneo, poiche' "mi sarei potuta spaventare se l'avessi scoperto mentre ero da sola". Quindi mi ha detto "just pretend you're going to sleep and let's see if you find it".
Ora, essendo il materasso pieno di molle dure che mi si piantano nella schiena, tra il copriletto e il materasso c'e' un piumone piegato in due che dovrebbe limitare l'influenza di suddette molle. Avendo Tina nascosto il suo scherzo tra le pieghe di questo piumone, io non ho notato nulla di strano quando "I pretended to go to sleep".
Cosi' piuttosto scocciata, e' dovuta lei andare a ripescare il baccello di tamarindo che aveva nascosto.
Trattasi di oggetto oblungo di colore marrone che quando si apre rivela frutti di consistenza molliccia e dello stesso colore, ma in tonalita' piu scura. Insomma simile alla cacca. E' un frutto fantastico, in India ne ho visto a montagne, gli indigeni lo vanno a raccogliere nella foresta e lo usano per cucinare qualsiasi cosa. Infatti il giorno dopo Tina se ne e' fatta una scorpacciata.
E si e' stupita che lo scherzo non mi abbia divertito, per difendersi mi ha pure detto "but eventually I told you about it!".
D'altra parte immagino che la colpa sia solo mia. Per un anno non mi sono accorta che era lei a nascondermi le pantofole nel vaso o sull'attaccapanni (peraltro pantofole che rappresentano un segno d'emancipazione per me, ma questa e' un'altra storia) e adesso e' difficile recuperare in serieta'.
Immagino in fondo meglio cosi', anche se babbo sarebbe molto deluso a sapere che tutte le storie che mi raccontava non mi hanno insegnato nulla.
 
posted by Chiara at 19:25 | Permalink |


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