lunedì 31 dicembre 2007
Little Britain Vicky Pollard

Vale, Clau, Yeah but, no but, yeah but, no but, yeah but...grazie per avermi fatto scoprire Little Britain...

 
posted by Chiara at 14:23 | Permalink | 0 comments
giovedì 27 dicembre 2007
Vacanze di Natale- a different perspective
Fa uno strano effetto tornare a casa, soprattutto se per un periodo sufficientemente lungo da avere il tempo di recuperare la mia vita di sempre. Da una parte non vedo l'ora di ripartire: qui mi sento in stand-by, non riesco a lavorare, mi sento inefficiente e improduttiva, oltre che fastidiosamente di passaggio. Dall'altra mi sono già riabituata al conforto delle vecchie abitudini, degli amici di sempre, dei luoghi noti. Valide ragioni di varia natura ci sarebbero per non allontanarsi di nuovo, almeno per un pò, e mentalmente anche solo l'idea della traversata Pisa-Stansted (10 ore di viaggio per 2 ore di volo) mi fa una fatica bestiale. Forse dovrei cercare di rendere le due settimane che mi rimangono qui il più sgradevoli possibile, così poi sarebbe una gioia ripartire...ma è una strategia troppo masochistica per i miei gusti. Meglio puntare sui vantaggi della vita londinese e sulla prospettiva del mio primo viaggio nel Lontano Oriente.
 
posted by Chiara at 16:36 | Permalink | 1 comments
mercoledì 19 dicembre 2007
On my way back home
Aspettando l'ora di chiudere la valigia, infilarmi le scarpe, uscire nel freddo gelido che c'è a Londra in questi giorni. E realizzo che non ho poi tanta voglia di tornare a casa-le cose hanno appena cominciato a funzionare qui e con questa lunga interruzione ho paura di dover ricominciare tutto da capo al ritorno. Sono felice all'idea di rivedere tutti quanti, ma ho paura di sentirmi fuori posto, ancora più del solito. O magari è solo il fatto che devo uscire negli zero gradi delle una di notte, andare alla fermata dell'autobus, arrivare con l'autobus a Victoria Station, prendere il pullman per Stansted e aspettare all'aeroporto le 6.30 per la partenza del volo, arrivare a Pisa, prendere il treno e passare il pomeriggio a fare visite mediche. Molto più facile parlare un altro pò di knitting con Tina appollaiate sulle scale (in questo caso meno male che c'è al moquette), guardarsi due puntate di Friends e andare a letto. Ma non sarà certo questo il Natale che passerò lontana da casa, quindi tanto vale smettere di pensarci subito e cominciare a chiudere la valigia.
 
posted by Chiara at 23:21 | Permalink | 2 comments
Crossing the river at night
La cosa più bella di vivere nella zona Sud di Londra è che per tornare a casa devi attraversare il fiume. Si dice infatti che tutte le cose interessanti si trovino nei tre quarti della città che stanno a Nord del Tamigi , per cui se vivi a Sud e vuoi fare qualcosa di interessante ti devi per forza spostare a Nord. Questo per me implica passare tra le Houses of Parliament e il London Eye due volte al giorno con l'autobus (e prova che non sono una strega, visto che le streghe non possono attraversare i corsi d'acqua) e non c'è volta che non alzi la testa dal libro per buttare uno sguardo a destra e a sinistra.
Stasera ho attraversato il Waterloo Bridge a piedi, con in mano un bicchiere di muelled wine troppo alcolico e troppo poco speziato e la testa bassa per difendermi dal vento freddo. A sinistra le luci dello skyline della City, a destra le Houses of Parliament illuminate che sembrano fatte col lego. Mi sentivo un pò Bridget Jones che attraversa il Thames piena di buoni propositi, solo sul ponte sbagliato e con un pò meno tette. Comunque almeno avevo un buon motivo per farlo (a differenza dei disgraziati che mi venivano in contro a corsa, con i pantaloncini corti da jogging e lo zaino sulle spalle, decisi a non perdere nemmeno un giorno di esercizio fisico nonostante la temperatura semi-artica), dovevo andare al National Theatre, che sta proprio sul south bank del ponte. Missione: ritirare un biglietto per uno spettacolo (finalmente un pò di cultura!). Solo che quando sono arrivata alla biglietteria ero quasi brilla per via dei 175 ml di vino a stomaco semivuoto e non trovavo la carta di credito... Per fortuna il simpatico bigliettaio ha avuto pietà di me e il biglietto me lo ha dato lo stesso, così a febbraio me ne andrò a vedere "The masque of the red death" (by the way, la carta l'ho ritrovata subito e il biglietto lo avevo comprato on line, la carta serviva solo come prova).
 
posted by Chiara at 01:41 | Permalink | 0 comments