venerdì 26 febbraio 2010
Il sublime nella creazione di neologismi tramite la fusione di italiano e inglese: da "Bona, merde" a "bonamerding".
Bonamerding, bonamerded

ETIMOLOGIA:
Derivante dall'espressione di gergo popolare e giovanile “bona, merde”, spesso accompagnata da “ci si” [sottinteso “vede dopo”, ndr] atta a significare un saluto informale, normalmente utilizzata come commiato privo di fronzoli da un gruppo di amici e spesso implicante il proseguimento verso piu' eccitanti o circonstanzialmente piu' importanti destinazioni.
L'utilizzo in inglese -lingua basata sul verbo e sull'azione piuttosto che sul sostantivo- ne richiede la trasformazione in forma verbale al present continuous (bonamerding) o al past tense (bonamerded).

UTILIZZO:
L'utilizzo in letteratura di bonamerding e' ancora limitato. Lo si vede apparire per la prima volta nello status di Facebook di Margherita F. e una seconda in quello di Pietro B. Entrambi ne faranno anche uso della sua forma passiva, ovvero bonamerded. Successivamente Chiara M. recuperera' il termine destando l'interesse anche di un pubblico non strettamente accademico.
Data la sua rapida diffusione nella comunicazione verbale se ne prevede l'imminente inserimento su urbandictionary.com.

SIGNIFICATO:
Non avendo nessuno dei tre autori citati sopra fornito alcuna spiegazione o definizione del termine, il suo significato puo' essere solo interpretato alla luce del contesto del suo utilizzo, dell'indole degli stessi autori e dell'accezione originale dell'espressione "bona merde".
In primo luogo e' evidente che bonamerding puo' essere utilizzato esattamente con la stessa accezione di "bona merde". La trasformazione in verbo in forma continuata permette pero' anche di esprimere una maggiore distacco, disappunto ed eventualmente conflitto nei confronti dell'oggetto verso il quale e' diretta l'azione. Ne risulta cosi' rafforzato il senso del termine quale “abbandono di una situazione che si ritiene non piu' tollerabile”.
Ma e' con la trasformazione in past tense (bonamerded) e dunque la possibilita' di utilizzare il verbo in forma passiva (to be/get bonamerded) che il termine acquisisce una molteplicita' di significati e dunque la sua interpretazione si fa piu' incerta.
Al suo primo livello di significato to be bonamerded sta per “essere abbandonati nel bel mezzo di una situazione”, sia perche' la situazione non e' ritenuta in se piu' gradevole, sia perche' chi commette l'azione di bonamerding ha un genuino desiderio di allontanarsi da voi.
Data la genericita' della definizione, essa puo' essere traslata o interpretata in senso lato per essere applicata ad una varieta' di situazioni.
Si puo' attenuare l'elemento di rapporto personale (ad esempio si e' bonamerded se si e' licenziati dopo tre anni di contratto a progetto) o accentuare quello di volonta' esplicita di creare danno al prossimo a proprio vantaggio (si e' bonamerded se il collega vi frega la promozione tramite sotterfugio, in questo caso tende ad equivalere all'espressione italiana “prenderlo in culo”).
Si possono anche introdurre gli elementi di delusione (si e' bonamerded se un amico vi abbandona inaspettatamente in un momento difficile), sorpresa (si e' bonamerded se il partner vi molla per un'altra/altro a due settimane dal matrimonio), disappunto (si e' bonamerded se una persona non si comporta secondo i vostri desideri e aspettative dopo avervi fatto credere il contrario).
Si tratta comunque solo di esempi e le possibilita' di utilizzo sono pressoche' illimitate. E' comunque da notare la presenza di quattro aspetti ricorrenti (se pur in grado diverso) in tutte le applicazioni del termine: l'imprevedibilita', l'allontanamento, il danno e la delusione. Se ne puo' quindi dedurre che sono questi quattro aspetti a costituire il cuore del significato di bonamerding.

ONTOLOGIA:
Mentre a tutti puo' capitare di commettere bonamerding o di essere bonamerded, il mondo tende a distinguersi in due categorie di persone: coloro che vengono sistematicamente bonamerded e coloro che hanno una spiccata tendenza al bonamerding (per una trattazione dettagliata vedere “Ontologia del bonamerding”, a cura di C.M., forthcoming).
 
posted by Chiara at 01:07 | Permalink |


5 Comments:


At 26/2/10 12:52, Blogger Ivana

Chapeau...nothing else to add

 

At 26/2/10 15:51, Blogger mita

Uhuhuh! complimentoni per il lavoro esegetico!!! Ai quattro aspetti ricorrenti io aggiungerei l'IRONIA, che pervade l'utilizzo del "bonamerding" in ogni sua accezione: quantunque tu sia stato abbandonato, licenziato, danneggiato, deluso, fregato, fottuto, il ricorso al "bonamerding" presuppone una forza di reazione direttamente legata all'ironia (e prettamente toscana, se proprio vogliamo fare i campanilisti, giusto perchè siamo un branco di profughi sparsi per tutto il mondo...)

 

At 26/2/10 15:51, Blogger mita

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

 

At 26/2/10 16:38, Blogger Chiara

giustissimo, giustissimo, ci vuole anche l'(auto) IRONIA, che' senno' non si sopravvive, soprattutto di quella toscana, che ritengo ancora insufficientemente compresa e apprezzata in terra straniera
(Ivana, tu fai eccezione)

 

At 28/2/10 02:25, Blogger valentina

ADORO Bonamerding & Co.

Bonamerding tutta la vita!!!!!!