sabato 13 settembre 2008
delhi-firenze-londra-firenze-(londra). A resume, not very much worth reading.
Ritorno a casa in color rosa confetto e innumerevoli braccialetti tintinnanti, il tutto molto carino a Delhi, estremamente ridicolo a Fiumicino. A Firenze ho l'impressione di essere stata catapultata indietro di un anno e mezzo, con la differenza che ora sono diventata ansiosa e i vecchi sono invecchiati in modo preoccupante.
Ritorno a Londra obbligato, capisco di essere arrivata dai 10 gradi in meno, il vento e la pioggia. Il primo pensiero è che non mi è mancata per niente, e non c'è altro modo per dirlo. Ma poi scopro che c'è chi mi aspetta, e mi rincuoro. In dieci giorni c'è un cambio di coinquiline (e ci si rimette parecchio); batto il mio record di ore consecutive di fronte al computer (non ne vado fiera); eccedo in tasso alcolico in compagnia del mio supervisor; assisto alla morte del povero flyboy e alla vendetta delle merry wives of Windsor; scopro che i microeconomisti che fanno paura all'inizio sono in realtà dei giganti buoni, mentre le professoresse grigie, con le scarpe sbagliate e il rossetto color ciclamino (che è sempre sbagliato ad eccezione che sui ciclamini) si confermano poco amabili; tiro un sospiro di sollievo; torno a Firenze.
Firenze si mostra in ottima forma (ad eccezione del tempo peggiore di quello che ho lasciato a Londra) e di nuovo presente e passato si mescolano, producendo effetti interessanti. Ma per me che conto gli anni accademici e non quelli solari, non è qui che il nuovo anno deve iniziare ed è quasi tempo di tornare indietro un'altra volta.
 
posted by Chiara at 13:01 | Permalink |


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