martedì 15 luglio 2008
Libera circolazione delle persone
Ho il frigo vuoto e la libera circolazione delle persone non gode di buona salute.
Ho solo avuto un piccolo assaggio di quello che i migranti di tre quarti del mondo fronteggiano abitualmente tutte le volte che devono attraversare un confine. E mi ha fatto venire la nausea. Come cittadini europei probabilmente non ci rendiamo conto di quanto possa essere complicato entrare in un paese straniero. Di norma è tanto se ci chiedono la Carta d'Identità. Ma questa nel mondo non è la regola, è l'eccezione. La regola è che un paese può rifiutare un visto d'entrata ad un individuo anche senza fornire nessuna spiegazione.
Ora, la sto facendo tanto lunga solo per dire che sono bloccata a Londra perchè il visto per l'India non arriva. Una settimana, mi avevano detto all'inizio. Poi dieci giorni lavorativi. Adesso sono diventati venti (almeno). Considerato che i venti giorni lavorativi scadono mercoledì prossimo e che venerdì pomeriggio devo essere a Fiumicino, ho i nervi a un passo dall'implosione. E come già detto, pure il frigo vuoto, perchè avevo programmato di tornare in patria tra 24 ore.
Manca la conclusione a questo post, ma sono troppo di malumore per farmene venire in mente una a tono.
Ho solo avuto un piccolo assaggio di quello che i migranti di tre quarti del mondo fronteggiano abitualmente tutte le volte che devono attraversare un confine. E mi ha fatto venire la nausea. Come cittadini europei probabilmente non ci rendiamo conto di quanto possa essere complicato entrare in un paese straniero. Di norma è tanto se ci chiedono la Carta d'Identità. Ma questa nel mondo non è la regola, è l'eccezione. La regola è che un paese può rifiutare un visto d'entrata ad un individuo anche senza fornire nessuna spiegazione.
Ora, la sto facendo tanto lunga solo per dire che sono bloccata a Londra perchè il visto per l'India non arriva. Una settimana, mi avevano detto all'inizio. Poi dieci giorni lavorativi. Adesso sono diventati venti (almeno). Considerato che i venti giorni lavorativi scadono mercoledì prossimo e che venerdì pomeriggio devo essere a Fiumicino, ho i nervi a un passo dall'implosione. E come già detto, pure il frigo vuoto, perchè avevo programmato di tornare in patria tra 24 ore.
Manca la conclusione a questo post, ma sono troppo di malumore per farmene venire in mente una a tono.
posted by Chiara at 00:39 | Permalink |
2 Comments:
At 15/7/08 14:43, annina
At 15/7/08 18:44, Chiara
So che è incivile usare uno spazio bello come questo blog per fini personali... ma stavo cercando notizie sulla SOAS e google ha ritenuto opportuno segnalarlo tra i primi indirizzi utili. sono laureanda in antropologia e invidio (con simpatia) chiunque sia riuscito ad arrivare alla SOAS, non importa come e quando. sto cercando un tuo contatto ma non lo trovo, c'è un modo per scriverti senza sfregiarti il blog e rovinare l'atmosfera? grazie! (p.s. sto per partire per l'uganda e anch'io ho il frigo vuoto)