lunedì 31 marzo 2008
So proud of my sofa-bed
Per dare un senso ad una inutile domenica ieri mi sono convinta che nella mia camera c'era spazio a sufficienza per un divano-letto. Così ho intrapreso una massacrante spedizione by bus all'Ikea per acquistare lo scheletro in legno di un letto futon che quando ripiegato assume le sembianze di un divano un pò scomodo. Dal momento che se non provo a me stessa che sono in grado di fare da sola le cose più assurde non sono contenta, ho giusto pensato di portarmi a casa in spalla i venti chili di listelle di legno che compongono l'oggetto in questione. Anzi, a spalla non è l'esatta descrizione del mezzo di transporto. Trolley per fare la spesa lo è. Dovrei fare un disegno per spiegare come è stato possibile, ma assicuro che nemmeno un pezzo è andato perso nel tragitto.
Avendo raggiunto il grado di soddisfazione desiderato tornando a casa senza aver sfasciato il trolley, ho accettato di buon grado l'aiuto di una delle mie inquiline a montare la cosa. Sessantaquattro viti di gomma sono state dovute martellare (viti che non si avvvitano ma si martellano, giuro che abbiamo seguito le istruzioni) senza l'utilizzo di un martello per arrivare in fondo, ma dopo circa tre ore stavamo orgogliosamente sedute su una grossa panchina di legno. Per completare l'opera oggi ho acquistato due duvet: un mix tra un materasso sottile e una pesante coperta in sintetico.
A questo punto lancio un appello per aiutarmi a dare un senso a una domenica pomeriggio di sudore e fatica, a far si che che questo investimento generi rendimenti, a non lasciare inespressa l'anima di letto per gli ospiti della mia panchina.
Avendo raggiunto il grado di soddisfazione desiderato tornando a casa senza aver sfasciato il trolley, ho accettato di buon grado l'aiuto di una delle mie inquiline a montare la cosa. Sessantaquattro viti di gomma sono state dovute martellare (viti che non si avvvitano ma si martellano, giuro che abbiamo seguito le istruzioni) senza l'utilizzo di un martello per arrivare in fondo, ma dopo circa tre ore stavamo orgogliosamente sedute su una grossa panchina di legno. Per completare l'opera oggi ho acquistato due duvet: un mix tra un materasso sottile e una pesante coperta in sintetico.
A questo punto lancio un appello per aiutarmi a dare un senso a una domenica pomeriggio di sudore e fatica, a far si che che questo investimento generi rendimenti, a non lasciare inespressa l'anima di letto per gli ospiti della mia panchina.